Al Circolo Canottieri tre barche dedicate a vittime di violenza

Al Circolo Canottieri tre barche dedicate a vittime di violenza

Al Molosiglio la commossa cerimonia dedicata a Giulia Tramontano, Giulia Cecchettin e Santo Romano

MIMMO SICA

22 DICEMBRE 2024 – 17:35

Al Circolo Canottieri tre barche dedicate a vittime di violenza

NAPOLI. «Grazie per la presenza e per aver organizzato questo evento con cui presentate tre imbarcazioni per il canottaggio intestate ai nostri amati. Mia sorella Giulia era un’atleta che ha praticato prima nuoto e poi atletica leggera. Una delle immagini più belle che ricordo è quella in cui si prepara per il salto in lungo. Sarebbe qui oggi, felice di alzarsi con noi in onore dello sport. La mia famiglia ci ha educati prima agli studi e poi all’attività sportiva. Se resta tempo si esce per giocare con gli amici. Credo fortemente che un nome su un’imbarcazione abbia una funzione educativa. Chiunque dei ragazzi che gareggerà o si siederà nell’imbarcazione che porta il nome di Giulia ricorderà di rispondere più dolcemente a una madre, ricorderà di rispettare una sorella, ricorderà di alzarsi in metropolitana per far sedere una donna anziana, ricorderà di rispettare il proprio compagno, sia esso uomo o donna, ricorderà di ascoltare prima di agire e di alzare una mano. Come mi ha detto la mamma di un atleta, un’imbarcazione che libera solcherà le acque non solo di Napoli ma probabilmente anche quelle internazionali, mi fa immaginare che mia sorella faccia il viaggio con voi seduta su quella barca perché il suo viaggio non sia finito e che attraversi le onde che rappresentano le sue difficoltà per poi lasciarsi libera nelle acque e raggiungere qualsiasi meta che non ha potuto raggiungere in questa vita. Auguro a voi a lei un buon viaggio». Così Chiara Tramontano, la sorella di Giulia che, in stato di gravidanza al settimo mese, è stata brutalmente uccisa nel maggio dello scorso anno dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Cede, quindi, il microfono a Filomena De Mare, mamma di Santo  Romano assassinato nel novembre scorso a San Sebastiano al Vesuvio per avere cercato di placare una risssa. Ricorda che Santo aveva varcato il campo di calcio a 4 anni. «Diceva voglio essere un portiere e lo è stato fino a 19 anni. Ho sempre sostenuto che i centri sportivi devono essere di esempio. Io da insegnante e voi da sportivi stiamo facendo tutto per mettere in piedi un qualcosa di grande. Il mio messaggio è il solito e va alle istituzioni: noi ci siamo! Adesso tocca a Voi perché la prevenzione è importante però sono importanti anche le pene certe perché chi sbaglia deve pagare anche dopo che è stato riabilitato».

Le parole di queste due donne, accompagnate da altri parenti delle vittime, tutti raccolti nella loro immensa tragedia con compostezza e dignità, cadono come macigni nel gremito Salone De Gaudio del Circolo Canottieri Napoli squarciando la palpabile atmosfera pervasa da profonda commozione. I parenti di Giulia Tramontano e Santo Romano sono stati accolti dal presidente del sodalizio giallorosso Giancarlo Bracale in occasione del “varo” di cinque nuove imbarcazioni per il canottaggio.

Prima della presentazione e della bendizione delle barche che è avvenuta nel piazzale del Circolo, Bracale ha sottolineato, tra l’altro, l’importanza fondamentale della mission nel sociale della Canottieri. L’evento è stato anche l’occasione per la prima uscita ufficiale nel circolo nautico napoletano del neo presidente nazionale della Federazione Italiana Canottaggio Davide Tizzano, socio giallorosso e pluricampione olimpico. Significativo il suo intervento come anche quelli di Sergio Colella delegato allo sport per la Città Metropolitana, dell’assessore allo Sport del Comune di Napoli Emanuela Ferrante, del consigliere al Canottaggio Gennaro Varriale, del socio benemerito Franco Roberti, del presidente nazionale dell’Ussi Gianfranco Coppola. Tra i presenti Mario Zaccaria, presidente regionale dell’Ussi. Il presidente Bracale ha informato che Gino Cecchetin, padre di Giulia uccisa l’11 novembre 2023 dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, impossibilitato a presenziare, ha inviato una lettera di ringraziamento.